Il giocatore ucraino dell’Atalanta è uno degli sportivi che, più di tutti, si sta impegnando per fornire supporto alla propria madrepatria nell’efferata guerra scatenata dalla Russia di Vladimir Putin. Ruslan Malinovskyi non si è limitato a esibire una maglietta che riportava la scritta “No War in Ukraine” dopo i gol segnati in Europa League ad Atene contro l’Olympiakos, ma ha anche intrapreso una serie di iniziative attive. Sulle sue pagine social pubblica giornalmente link affidabili per inviare fondi diretti a fornire beni agli sfollati e presso l’atelier di moda Mali della moglie Roksana, in via Venti Settembre a Bergamo, è possibile acquistare bandiere ucraine, il cui ricavato servirà per l’acquisto di articoli di prima necessità che la donna sta già raccogliendo con altri collaboratori in un magazzino alle porte di Bergamo. Sempre presso l’atelier è stata inaugurata a breve un’asta (accessibile da ebay) delle maglie autografate dei giocatori atalantini. I pensieri di Malinovskyi si riflettono anche nelle parole del compagno di squadra Matteo Pessina che, con un post su Instagram, sottolinea l’urgenza di fermare la guerra in Ucraina descrivendo l’abbraccio di Ruslan con il compagno di squadra russo Aleksej Miranchuk nell’ultimo allenamento pre-Sampdoria, come segno di pace e fratellanza tra i popoli.
L’impegno di Malinovskyi per l’Ucraina
Il giocatore ucraino dell’Atalanta è uno degli sportivi che, più di tutti, si sta impegnando per fornire supporto alla propria madrepatria nell’efferata guerra scatenata dalla Russia di Vladimir Putin. Ruslan Malinovskyi non si è limitato a esibire una maglietta che riportava la scritta “No War in Ukraine” dopo i gol segnati in Europa League ad Atene contro l’Olympiakos, ma ha anche intrapreso una serie di iniziative attive. Sulle sue pagine social pubblica giornalmente link affidabili per inviare fondi diretti a fornire beni agli sfollati e presso l’atelier di moda Mali della moglie Roksana, in via Venti Settembre a Bergamo, è possibile acquistare bandiere ucraine, il cui ricavato servirà per l’acquisto di articoli di prima necessità che la donna sta già raccogliendo con altri collaboratori in un magazzino alle porte di Bergamo. Sempre presso l’atelier è stata inaugurata a breve un’asta (accessibile da ebay) delle maglie autografate dei giocatori atalantini. I pensieri di Malinovskyi si riflettono anche nelle parole del compagno di squadra Matteo Pessina che, con un post su Instagram, sottolinea l’urgenza di fermare la guerra in Ucraina descrivendo l’abbraccio di Ruslan con il compagno di squadra russo Aleksej Miranchuk nell’ultimo allenamento pre-Sampdoria, come segno di pace e fratellanza tra i popoli.