Una sanatoria che consenta la regolarizzazione rapida e immediata degli immigrati in Italia. E’ il progetto sul tavolo dei ministeri dell’Interno e dell’Agricoltura e che potrebbe vedere la luce con un provvedimento lampo inserito nel Decreto Maggio. In quest’ultimo decreto per fronteggiare l’emergenza sanitaria e lavorativa, legata alla diffusione del virus Covid-19, infatti, si potrebbe includere anche la sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati, di cui si parla già da inizio 2020. Un provvedimento – come evidenziato dall’Avv. Pitorri di Roma, esperto in diritto dell’immigrazione – che porterebbe a una duplice svolta, dal punto di vista lavorativo e nell’ambito dei diritti essenziali degli stranieri presenti sul territorio italiano. Una legge d’urgenza di questo tipo, proprio in piena emergenza coronavirus, è stata emanata in Portogallo. A fine marzo 2020, infatti, il governo portoghese ha deciso di approvare una sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati, in modo da garantire a tutti i migranti e ai richiedenti asilo presenti sul territorio, con richieste pendenti durante l’emergenza per il Covid-19, l’accesso a una serie di servizi e numerosi diritti. Un esempio importante che ha portato anche l’Italia a guardare a una soluzione rapida per gli oltre 600mila stranieri irregolari, e a pensare una sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati. Se con il Decreto Maggio la sanatoria potrebbe essere inserita in maniera rapida, la bozza del progetto di legge, già in circolazione da diverse settimane, sarebbe composta da 18 articoli. Nei primi articoli ci sarebbe il succo del provvedimento: attraverso una particolare istanza da presentare presso lo sportello unico per l’immigrazione, “al fine di sopperire alla carenza di lavoratori nei settori di agricoltura, allevamento, pesca e acquacoltura”, i datori di lavoro possono chiedere di mettere sotto contratto di lavoro subordinato i “cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale in condizioni di irregolarità”. Il contratto in questione sarebbe “non superiore a un anno” e porterebbe all’immediato rilascio di un permesso di soggiorno, che potrà poi essere rinnovato successivamente sempre per motivi di lavoro. Una vera e propria sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati che permetterebbe in tempi rapidi, di portare alla regolarizzazione di circa 600mila stranieri presenti in Italia, e consentirebbe l’ingresso di circa 1,2 miliardi nelle casse dello Stato tra tasse e contributi. Secondo il report diffuso dalla Fondazione Ismu-Iniziative e studi sulla multietnicità, infatti, in Italia nel 2019 c’erano 562mila stranieri clandestini. Si tratta di badanti, colf, ma soprattutto di braccianti agricoli e lavoratori stagionali. Un settore, quest’ultimo, a rischio a causa della chiusura dei confini per l’emergenza Covid-19, che non consentirà l’ingresso di molti lavoratori stagionali dall’est Europa, con conseguente crisi del settore agricolo in Italia. Per questo motivo, ci ricorda l’Avvocato Pitorri, la sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati è vista positivamente sia dal Ministero delle politiche Agricole che dalle varie associazioni di categoria: uno strumento per regolarizzare il lavoro da una parte e tutelare la produzione italiana, e che consentirà di garantire una serie di diritti essenziali a numerosi stranieri non regolari che vivono sul territorio italiano.
Il progetto sanatoria immigrati in Italia 2020
Una sanatoria che consenta la regolarizzazione rapida e immediata degli immigrati in Italia. E’ il progetto sul tavolo dei ministeri dell’Interno e dell’Agricoltura e che potrebbe vedere la luce con un provvedimento lampo inserito nel Decreto Maggio. In quest’ultimo decreto per fronteggiare l’emergenza sanitaria e lavorativa, legata alla diffusione del virus Covid-19, infatti, si potrebbe includere anche la sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati, di cui si parla già da inizio 2020. Un provvedimento – come evidenziato dall’Avv. Pitorri di Roma, esperto in diritto dell’immigrazione – che porterebbe a una duplice svolta, dal punto di vista lavorativo e nell’ambito dei diritti essenziali degli stranieri presenti sul territorio italiano. Una legge d’urgenza di questo tipo, proprio in piena emergenza coronavirus, è stata emanata in Portogallo. A fine marzo 2020, infatti, il governo portoghese ha deciso di approvare una sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati, in modo da garantire a tutti i migranti e ai richiedenti asilo presenti sul territorio, con richieste pendenti durante l’emergenza per il Covid-19, l’accesso a una serie di servizi e numerosi diritti. Un esempio importante che ha portato anche l’Italia a guardare a una soluzione rapida per gli oltre 600mila stranieri irregolari, e a pensare una sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati. Se con il Decreto Maggio la sanatoria potrebbe essere inserita in maniera rapida, la bozza del progetto di legge, già in circolazione da diverse settimane, sarebbe composta da 18 articoli. Nei primi articoli ci sarebbe il succo del provvedimento: attraverso una particolare istanza da presentare presso lo sportello unico per l’immigrazione, “al fine di sopperire alla carenza di lavoratori nei settori di agricoltura, allevamento, pesca e acquacoltura”, i datori di lavoro possono chiedere di mettere sotto contratto di lavoro subordinato i “cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale in condizioni di irregolarità”. Il contratto in questione sarebbe “non superiore a un anno” e porterebbe all’immediato rilascio di un permesso di soggiorno, che potrà poi essere rinnovato successivamente sempre per motivi di lavoro. Una vera e propria sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati che permetterebbe in tempi rapidi, di portare alla regolarizzazione di circa 600mila stranieri presenti in Italia, e consentirebbe l’ingresso di circa 1,2 miliardi nelle casse dello Stato tra tasse e contributi. Secondo il report diffuso dalla Fondazione Ismu-Iniziative e studi sulla multietnicità, infatti, in Italia nel 2019 c’erano 562mila stranieri clandestini. Si tratta di badanti, colf, ma soprattutto di braccianti agricoli e lavoratori stagionali. Un settore, quest’ultimo, a rischio a causa della chiusura dei confini per l’emergenza Covid-19, che non consentirà l’ingresso di molti lavoratori stagionali dall’est Europa, con conseguente crisi del settore agricolo in Italia. Per questo motivo, ci ricorda l’Avvocato Pitorri, la sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati è vista positivamente sia dal Ministero delle politiche Agricole che dalle varie associazioni di categoria: uno strumento per regolarizzare il lavoro da una parte e tutelare la produzione italiana, e che consentirà di garantire una serie di diritti essenziali a numerosi stranieri non regolari che vivono sul territorio italiano.